La riqualificazione energetica di un impianto è l'insieme degli interventi necessari per migliorare la classe energetica di
appartenenza di un immobile. Per classe energetica si intende il consumo annuale di energia da parte di un condominio o di uno stabile e viene classificata in una scala che va da A, minor
consumo, a G ovvero il consumo più alto. Tale impianto deve essere messo in condizione di sfruttare al meglio l'energia che gli viene fornita, soprattutto sotto l'ottica del risparmio energetico. Efficienza e risparmio energetico non sono però la stessa cosa. L'efficienza è cercare la soluzione tecnologica che permette di
avere le stesse prestazioni con un minor consumo di energia.
Scegliere di riqualificare un edificio comporta dei benefit di primaria importanza che riguardano sia la propria persona che l'ambiente circostante. Una casa messa in condizione di sfruttare al
meglio il proprio coefficiente energetico permette di avere bollette meno care e un ambiente vivibile sia d'inverno che d'estate. L'edificio acquista valore e l'intera struttura viene messa al
riparo dall'insorgere di muffe e condense.
Il legislatore ha deciso di agevolare tali interventi attraverso una
detrazione fiscale del 65% o del 75% in caso di condomìni dalle imposte derivanti dall'Irpef e dall'Ires. La detrazione spetta al soggetto
che affronta materialmente le spese della riqualificazione e quindi ne possono usufruire proprietari di immobili, inquilini, condomini se la riqualificazione interessa l'intero condominio e i
familiari conviventi di chi possiede l'immobile e che provvedono a loro spese agli interventi di miglioramento. La detrazione è valida per gli immobili esistenti sia a scopo abitativo sia a scopo
commerciale e industriale. Per quanto riguarda gli interventi ricordiamo che sono detraibili le operazioni di isolamento termico come la sostituzione di serramenti e finestre, l'installazione di
pannelli solari, le opere che migliorano le prestazioni energetiche e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Riassumendo è possibile detrarre:
• costi per la prestazione professionale mirata all'intervento e/o all'acquisizione della certificazione energetica
• costi dei materiali
• costi per i lavori edili relativi alla riqualificazione
• interventi murari necessari al fine di ottenere la certificazione energetica
Il termine per la scadenza dell'Ecobonus è fissato al 31 dicembre 2019 mentre per i condomini che procedono alla
riqualificazione
della centrale termica è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. L'importo massimo della spesa detraibile è di 100.000 euro
per gli interventi di riqualificazione energetica, 60.000 euro per gli interventi sull'involucro dell'edificio, 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e 60.000
euro per l'
installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda a uso domestico e industriale. Entro 90 giorni
la
pratica deve essere affidata all'
Enea, l'agenzia alla quale andrà
inviata la documentazione obbligatoria per legge e che dovrà consistere nell'attestato di riqualificazione energetica (firmato e timbrato dal tecnico che ha eseguito i lavori) e la scheda
descrittiva degli interventi realizzati. Scontrini, ricevute e fatture non devono essere inviati ma conservati con cura per eventuali futuri controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate. Per
ottenere il
bonus ristrutturazione, erogato in dieci rate annuali, i
soggetti non titolari d'impresa dovranno effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale mentre le imprese sono esentate dall'obbligo del bonifico purché ci sia la documentazione che
prova il pagamento. Il decreto Ministeriale 28/12/12 ha inoltre introdotto nel nostro ordinamento
il conto termico ovvero un incentivo che riguarda la sostituzione di impianti vecchi e malfunzionanti in edifici e fabbricati già esistenti.
Tale incentivo viene erogato soltanto quando il precedente impianto di riscaldamento viene sostituito con caldaie a biomassa, stufe e termocamini a pellet, stufe a legna,
pompe di calore e
pannelli solari.
Prima degli anni Novanta a Torino come in tutto il Piemonte venivano costruite case non perfettamente isolate e
dotate di un impianto di riscaldamento non efficiente. In parole povere quante volte ci è capitato di trovarci con bollette salate da pagare e una casa irrimediabilmente fredda?
La riqualificazione dell'impianto di riscaldamento è un'esigenza ecologica ed economica nello stesso tempo.
Come abbiamo visto possono esserci problemi nel funzionamento delle valvole termoregolatrici oppure possiamo avere delle pompe di circolazione che sono sottodimensionate o addirittura fuori
norma. In questo caso la riqualificazione energetica avviene attraverso la sostituzione del vecchio impianto con uno di nuova
generazione. La caldaia a condensazione, ad esempio,
permette di abbattere i costi del 30% soprattutto in presenza di un edificio ben isolato termicamente. Tali caldaie riescono a recuperare il vapore acqueo dei fumi e sono eco-friendly in quanto
riducono al minimo le emissioni di gas e sostanze nocive nell'ambiente. Inoltre sono dotate di un sistema di combustione che garantisce un rendimento costante ed efficiente. Tra gli interventi di
riqualificazione energetica che godono delle detrazioni fiscali è sempre più richiesto il riscaldamento a
pavimento denominato anche sistema a pannelli radianti. Funziona in modo molto semplice: sotto il pavimento sono posizionate delle tubature dove scorre acqua a bassa temperatura che diffonde
un piacevole calore dal basso verso l'alto. È facile da installare, silenzioso e ha bisogno di una manutenzione minima. Si integra alla perfezione inoltre con sistemi innovativi come le pompe di calore che garantiscono una perfetta efficienza energetica del nostro edificio.
La pompa di calore a bassa temperatura, sfruttando il
principio di Carnot, porta il calore da una fonte esterna più fredda a una più calda interna. Più versatile della vecchia caldaia, la pompa di calore può prevedere anche la presenza di un
accumulatore sulla serpentina interna per la produzione di acqua calda sanitaria.
La pompa di calore
ibrida invece è un sistema tra i più innovativi. Essa prevede la presenza contemporanea di due generatori di calore
che attingono a fonti diverse per poter scegliere in ogni momento il funzionamento più consono alle condizioni climatiche esterne con un notevole vantaggio economico e una maggiore efficienza.
Per i condomìni invece l'ideale è la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con un sistema di caldaie in cascata utili perché offrono un alto grado di modulazione, funzionano anche in caso di anomalia, occupano poco spazio e necessitano di una
manutenzione minima.
Nell'ottica di una riqualificazione energetica finalizzata all'ottenimento della casa passiva, gli impianti solari termici combinati (capaci cioè di generare acqua calda e riscaldamento) sono una delle
soluzioni migliori. Tale impianto è formato da un collettore che raccoglie il calore e due circuiti distinti per acqua e riscaldamento. Questo sistema di riscaldamento può essere utilizzato da
solo oppure integrato, nei giorni più freddi, da altre forme di riscaldamento casalingo. L'impianto solare termico ha il vantaggio di
ridurre i costi in bolletta, sfruttare i raggi solari per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria e garantire prestazioni elevate soprattutto nel periodo intermedio
stagionale. Ovviamente i suoi vantaggi sono maggiori nel caso di edifici ben coibentati e isolati e in presenza di nuove forme di riscaldamento come ad esempio i pannelli
radianti.